I miei esercizi di stile sono stati un "esperimento" nell'ambito web, un gioco-ricerca tra informatica, linguaggio e design.
Un esercizio tecnico e retorico ispirato dal lavoro che Raymond Queneau fece sul testo nel celebre libro 'Esercizi di stile', dove partendo da un episodio di vita quotidiana elaborò novantanove variazioni sul tema.
Un progetto che prende spunto anche da quanto venne fatto dal celebre css Zen Garden con l'HTML e i CSS. Ad anni di distanza ho riproposto la sperimentazione introducendo, oltre all'HTML e i CSS, anche altri linguaggi e tecniche di sviluppo.
« Ispirandosi a "Esercizi di Stile", il capolavoro dello scrittore francese Raymond Queneau, tradotto in italiano da Umberto Eco, la Web designer umbra Alessia Buttigli ha voluto coniugare nel sito del suo studio professionale, nato nel 2004, letteratura, informatica e Web design. Grazie alla sua formazione umanistica, Alessia porta avanti una continua ricerca stilistica sul linguaggio Web, trasformandola in una vera e propria sfida sulle possibilità espressive.
In pratica è il tentativo di trasportare nel Web design ciò che fece Queneau nel proprio libro, raccontando in 99 modi diversi la stessa storia. Nel nostro caso l'elemento comune diventa invece il database i cui contenuti vengono inseriti nelle variazioni espressive dei siti che vengono elaborati. Quindi i contenuti di questi database vengono presentati in modo sempre diverso per aspetto, tecnica di sviluppo e struttura. Insomma, Alessia dimostra che la disciplina del Web design è un territorio ancora tutto da esplorare per i progettisti e il sito Prospettive è la prova più lampante di come la filosofia di Queneau possa essere messa in pratica. Infatti il sito stesso viene presentato in cinque stili diversi: Multicursale, Plain, Standard, Responsive e Origine.
Ce ne rendiamo conto visualizzando ciascuna di queste sezioni, in cui il testo base resta identico, mentre il modo di offrirlo al visitatore cambia in modo radicale. Per esempio, Origine mostra il sito ai suoi inizi, mentre Standard sfrutta le possibilità offerte dai fogli di stile CSS3, puntando sui bordi arrotondati e le trasparenze. In Plain invece trionfa il minimalismo e sono i contenuti i veri protagonisti, al contrario di Responsive che ci offre una visualizzazione molto gradevole, ricca di immagini. Più complesso, Multicursale esplora le tecniche di navigazione verticale unite a quelle della scelta per argomento in menu ripetuti in tutti i pannelli presenti nella pagina, come se stessimo visitando un vero e proprio labirinto. »
Ho realizzato: varie versioni dello stesso sito.